Paolo Radi: Immateriale mutevole
Galleria Cattani Bolzano
A caratterizzare la mostra Immateriale mutevole di Paolo Radi è innanzitutto l’atmosfera luminosa e rarefatta che le opere conferiscono allo spazio di galleria.
Il lavoro dell’artista romano, fra pittura e scultura, interagisce infatti con la luce ambientale creando un ordine sospeso tra visibile e invisibile, tra corporeo e incorporeo.
Nel concepire il lavoro, Paolo Radi parte dalla percezione dello spazio vuoto conferendogli plasticità per mezzo di particolari costruzioni sottostanti “la pelle” dell’opera. La scultura in altorilievo, celata da una lastra sottile in pvc, si trasforma con l’impiego di colori luminescenti in illusione ottica. Luce, colore e forma concorrono così alla creazione di un contesto nuovo senza il peso della scultura o il colore della pittura ma con la suggestiva reminiscenza di quel mondo.
Come risultato, a contatto con la luce le opere producono una serie di effetti mutevoli che variano a seconda del punto di vista dell’osservatore. La delicata modulazione dei piani luminosi e la sinuosità delle forme, in un alternarsi di pieni e di vuoti, si dilatano di conseguenza in una dimensione spazio-temporale personale.
La mostra, che presenta quindici opere ed un corpus di sei tecniche miste su carta, è accompagnata dal catalogo con testo di Nadia Marconi.
PAOLO RADI è nato a Roma nel 1966. Si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Roma nel 1988 e sempre nella capitale arriva il suo esordio nel 1992 alla rassegna “Giovani artisti IV” al Palazzo delle Esposizioni. La sua prima mostra personale è del 1995, nella Chiesa della Collegiata di Lauro. Nel 2002 è invitato a realizzare il proprio lavoro presso la Fondazione Sculpture Space di Utica, New York. Nello stesso anno riceve il Premio Giovani/Scultura dell’Accademia Nazionale di San Luca a Roma. Ha preso parte alla XIV Quadriennale “Anteprima Napoli” (Palazzo Reale, 2003) e alla X Biennale di Architettura (Venezia, 2006). Nel 2008 è stato invitato a “Experimenta”, la collezione Farnesina del Ministero degli Affari Esteri che punta alla promozione delle opere delle ultime generazioni all’estero, e a “Springs in white” (Nuova Dehli e Calcutta, India); gli hanno invece dedicato mostre personali le gallerie Marchetti (Roma) e Antonella Cattani (Bolzano). Alla Fondazione Zappettini ha già esposto nelle mostre collettive “Oltre il monocromo” (Chiavari, 18 dicembre 2004 – 30 gennaio 2005), “Sincretiche astrazioni” (Chiavari, 6 maggio – 31 luglio 2006) e “Fil Blanc” (Milano, 14 dicembre 2006 – 20 gennaio 2007). Vive e lavora a Roma.
PAOLO RADI è nato a Roma nel 1966. Si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Roma nel 1988 e sempre nella capitale arriva il suo esordio nel 1992 alla rassegna “Giovani artisti IV” al Palazzo delle Esposizioni. La sua prima mostra personale è del 1995, nella Chiesa della Collegiata di Lauro. Nel 2002 è invitato a realizzare il proprio lavoro presso la Fondazione Sculpture Space di Utica, New York. Nello stesso anno riceve il Premio Giovani/Scultura dell’Accademia Nazionale di San Luca a Roma. Ha preso parte alla XIV Quadriennale “Anteprima Napoli” (Palazzo Reale, 2003) e alla X Biennale di Architettura (Venezia, 2006). Nel 2008 è stato invitato a “Experimenta”, la collezione Farnesina del Ministero degli Affari Esteri che punta alla promozione delle opere delle ultime generazioni all’estero, e a “Springs in white” (Nuova Dehli e Calcutta, India); gli hanno invece dedicato mostre personali le gallerie Marchetti (Roma) e Antonella Cattani (Bolzano). Alla Fondazione Zappettini ha già esposto nelle mostre collettive “Oltre il monocromo” (Chiavari, 18 dicembre 2004 – 30 gennaio 2005), “Sincretiche astrazioni” (Chiavari, 6 maggio – 31 luglio 2006) e “Fil Blanc” (Milano, 14 dicembre 2006 – 20 gennaio 2007). Vive e lavora a Roma.
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