Undici Galleria Spazia
GALLERIA SPAZIA, BOLOGNA
Inaugura una nuova rassegna della Galleria orientata verso i giovani talenti che sti stanno per affermare nel mondo dell'arte.
Nel corso della sua trentennale attività, la Galleria Spazia non si è occupata solo di artisti storici ma parallelamente anche di tante giovani promesse, ora artisti affermati.
Da sabato 19 marzo la galleria apre un’interessante rassegna la cui attenzione si focalizza proprio su alcuni di questi artisti, e sull’uso dei diversi linguaggi espressivi: dalla prospettiva di una nuova geometria dello spazio disegnata con fasci di luce di Bernardini al segno tangibile del filo della Fiorelli , dalla pittura intimistica di Capogrosso, alla pittura che racconta personaggi al limite del possibile di Guatta , fino ai materiali “poveri”di Peppe Perone. Olivares usa una pittura fatta di segni, referenziale e diretta, anche se lontano da qualsiasi dichiarazione figurativa, mentre Morley parte dal libro e dalla citazione come pretesto per sviluppare il suo lavoro sul monocromo.
Gusmaroli spazia nella scelta di linguaggi, materiali e superfici in modo sorprendente ma non casuale, mentre Radi, con il suo lavoro tra pittura e scultura, interagisce con la luce creando un ordine sospeso tra visibile e invisibile. Gli elementi massmediologici predominanti nell’immaginario quotidiano sono rappresentati dalla Picelli, che cattura rapidamente i particolari più efficaci delle immagini da trasporre sulla tela con un lavoro certosino dai tempi estremamente lunghi e, dalla Raffaelli che attraverso la sua tecnica di fotopittura digitale, punta sull’effetto iperreale della scena.
Inaugurazione sabato 19 marzo ore 18.00
Galleria Spazia
via dell'Inferno, 5 - Bologna
Ingresso libero
Inaugura una nuova rassegna della Galleria orientata verso i giovani talenti che sti stanno per affermare nel mondo dell'arte.
Nel corso della sua trentennale attività, la Galleria Spazia non si è occupata solo di artisti storici ma parallelamente anche di tante giovani promesse, ora artisti affermati.
Da sabato 19 marzo la galleria apre un’interessante rassegna la cui attenzione si focalizza proprio su alcuni di questi artisti, e sull’uso dei diversi linguaggi espressivi: dalla prospettiva di una nuova geometria dello spazio disegnata con fasci di luce di Bernardini al segno tangibile del filo della Fiorelli , dalla pittura intimistica di Capogrosso, alla pittura che racconta personaggi al limite del possibile di Guatta , fino ai materiali “poveri”di Peppe Perone. Olivares usa una pittura fatta di segni, referenziale e diretta, anche se lontano da qualsiasi dichiarazione figurativa, mentre Morley parte dal libro e dalla citazione come pretesto per sviluppare il suo lavoro sul monocromo.
Gusmaroli spazia nella scelta di linguaggi, materiali e superfici in modo sorprendente ma non casuale, mentre Radi, con il suo lavoro tra pittura e scultura, interagisce con la luce creando un ordine sospeso tra visibile e invisibile. Gli elementi massmediologici predominanti nell’immaginario quotidiano sono rappresentati dalla Picelli, che cattura rapidamente i particolari più efficaci delle immagini da trasporre sulla tela con un lavoro certosino dai tempi estremamente lunghi e, dalla Raffaelli che attraverso la sua tecnica di fotopittura digitale, punta sull’effetto iperreale della scena.
Inaugurazione sabato 19 marzo ore 18.00
Galleria Spazia
via dell'Inferno, 5 - Bologna
Ingresso libero