La Galleria Paola Verrengia annuncia A moment of reflection, una collettiva che vuole essere l’occasione per riconsiderare i luoghi della vita quotidiana mediante il lavoro di cinque artisti italiani – Filippo Centenari, Emanuela Fiorelli, Federica Luzzi, Marina Paris, Paolo Radi.
Le opere scelte indicano un irrinunciabile cammino comune, una indispensabile ricerca che se da una parte punta sull’esclusività dell’arte italiana, dall’altra mira a costruire un’atmosfera visiva (emotiva) fatta di lavori che dialogano con lo spazio per farsi spazio e tessere le basi allegoriche di un nuovo, felice orizzonte sociale.
Durante il mese di novembre è previsto un incontro del curatore Antonello Tolve con gli artisti per intavolare un dibattito sul loro lavoro e sulle ragioni della mostra.
“Giocando con una serie di tensioni che generano vertigini ottiche e vivaci cinetismi, Emanuela Fiorelli (Roma, 1970) muove dall’idea del legame e della partecipazione tensioattiva tra fittizio e reale per creare ponti costruttivi, forme di aderenza che indicano energia trattenuta (ut tensio, sic vis), forze che modellano e che convertono la resistenza in valore estetico, in una immagine complessa, seducentemente penetrabile, fluida e ideale.
Lo strappo estetico che contraddistingue i collage fotografici di Marina Paris (Sassoferrato, 1965), invita dal canto suo a meditare sulla perfezione della mancanza e dell’assenza, come del resto sul concetto di rovina, più marcatamente presente in una fotografia della serie Under Construction (2014-2017) dove l’artista mostra un habitat architettonico fatiscente fotografato poco prima della ristrutturazione.
Compattati in istanti che conservano tutti «i secreti del translucido» (Sannazzaro), i processi temporospaziali proposti da Paolo Radi (Roma, 1966), affidati a una plasticità sicura e liquida della materia, emanano una certa lucentezza, si estroflettono e si aprono al fruitore con abbracci anulari per trasmettere silenzi abissali e rifugi siderali.
Nate da un’analisi grammaticale di strutture organiche (semi, conchiglie, ramificazioni), le annodature proposte da Federica Luzzi (Roma, 1970), il cui intreccio manifesta uno stato di calma, una lentezza processuale che coincide con il tempo della riflessione umana, richiamano marcatamente alla memoria l’immagine misteriosa della spirale, simbolo dell’universo, apertura a un potere centrifugo che ha in sé il flusso inarrestabile degli eventi.
Con alcuni lavori della serie Iperuranio (2019) Filippo Centenari (Cremona, 1978) converte infine il senso di vuoto in un brandello di cielo, in uno luogo emotivamente aperto e accogliente, in un mondo platonico fatto di idee, lontano da ogni fisicità e dunque perfettamente mentale.
A moment of reflection
Filippo Centenari Emanuela Fiorelli Federica Luzzi Marina Paris Paolo Radi
a cura di Antonello Tolve
24 Ottobre – 12 Dicembre 2020
Sabato 24 ottobre 2020, dalle ore 11.30 *