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Minima Silloge

Minima Silloge è una mostra dedicata alle opere su carta acquisite nel patrimonio museale; allo stesso tempo è una mostra che intende ripercorrere in breve l’attività espositiva e culturale svolta dal MAC nel quinquennio 2012-2017.

L’olio su carta di Andrea Di Marco, raffigurante una pompa di benzina, è stato donato in occasione dell’omaggio postumo che si tenne dal 31 gennaio al 3 marzo del 2013. Quasi concomitante è stata la personale di Marco Cingolani (6 aprile – 2 giugno 2013) che annoverava tre le opere in mostra il ritratto dal titolo “Stupito”. Al 2014 sono datate le opere di Andrea Facco, Giuliano Dal Molin e Andreco. Il Codice QR disegnato a mano da Facco è direttamente connesso a Lo Strano caso di J.M. (1 febbraio – 30 luglio 2014) e appartiene a una tiratura realizzata appositamente per il MAC dall’artista. Per il progetto del Collasso dell’entropia (1 febbraio – 24 dicembre 2014), Dal Molin aveva concepito un intervento per l’area bookshop, wall-painting che oggi è ancora visibile e che qui si accompagna al suo bozzetto preparatorio. Nel secondo capitolo del Collasso dell’entropia (10 maggio – 21 dicembre 2014) era invece stata la volta del wall-painting di Andreco, cui è direttamente connessa la serigrafia che viene esposta per la prima volta all’interno delle sale lissonesi. Diverse sono le opere di Matteo Fato conservate nei caveau del museo; dell’artista, che tenne una personale nel marzo-aprile del 2015, è stata scelta una china su carta, rappresentativa della sua pratica artistica che ha sempre avuto il proprio fondamento nel disegno. Particolarmente importante è stata la mostra Le leggi dell’attrazione, Design&Affini: 1985-2015 (23 maggio – 20 settembre 2015), grazie alla quale il pubblico ha potuto riscoprire un fondo di disegni di noti architetti, ivi compresi gli schizzi della Cabinet Tower di Oswald Mathias Ungers e gli arredi Palus Feni Articus di Simo Heikkilä. In ricordo della performance sonora tenutasi la sera del 16 aprile 2016, una locandina in edizione limitata è stata firmata da Luca Scarabelli e Michele Lombardelli. Nello stesso periodo, Paolo Radi ha lasciato traccia della sua personale Al Divenire (16 aprile – 10 maggio 2016) con una carta di medio-grande formato ispirata all’infinito e alla ciclicità del tempo e dello spazio. A questo nucleo di opere se ne aggiungono altre che sono state recentemente inventariate nel patrimonio lissonese. La prima è una piccola incisione di Gino Meloni con cui si vuole rinnovare l’impegno di valorizzazione del Maestro lissonese, le cui opere sono state più volte presentate in mostre tematiche e in eventi monografici, tra cui ricordiamo Indagine su Gino Meloni (11 – 19 ottobre 2014) e L’opera grafica di Gino Meloni: “Paesaggi” (16 aprile – 10 maggio 2016). Completa la rassegna una cartella di tre grandi serigrafie policrome realizzate da Thomas P. Kausel nel 2013 che la signora Erna Mayr ha voluto gentilmente destinare al MAC di Lissone.